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La porta dell'ufficio si spalancò all'improvviso ed un uomo entrò nella stanza
quasi correndo, si arrestò davanti alla scrivania ed appoggiò le palme delle
mani aperte sul ripiano davanti a sè per puntellare il suo brusco arresto e
per frenare la forza inerziale che ancora lo sospingeva in avanti. Ci fu un
attimo di quiete totale, poi l'uomo fece uno strano rumore con la bocca,
risucchiando l'aria velocemente, come se fosse rimasto a lungo senza
respirare, e quasi urlò: " Capo, il problema è risolto! Le Larve del Settore
1, Sezioni 2 e 3 nascono secondo i ritmi preimposti nel programma centrale,
nella sua originale versione. Anche le altre Sezioni dovrebbero seguire la
routine normale. La Voce dei Dormienti non si è più fatta viva da parecchie
ore. Si prevede che tutto questo bailamme comporti un ritardo di soli 6
giorni!!". L'uomo dietro la scrivania alzò lentamente la testa, sormontata da
una massa non indifferente di capelli bianchi, dalle carte che stava
esaminando prima dell'irruzione, fino ad incrociare lo sguardo di chi gli
stava di fronte. La sua barba bianca fremette, il colorito roseo si spostò al
rosso acceso, gli occhi azzurri si incupirono al grigio e la sua voce tuonò di
nuovo: "Professor Albani! Ma allora il suo è un vizio! Ancora si ostina a fare
irruzione in questo barbaro modo!! Vuole forse causarmi un arresto cardiaco?
Vuole la mia poltrona in questo modo così poco scientifico? E poi ancora
continua a chiamarmi Capo !!!". Il tono della sua voce aveva continuato a
salire in modo sempre più acuto, man mano che il suo discorso procedeva. Poi
si arrestò all'improvviso. I due uomini si guardarono fissi negli occhi e
cominciarono a ridere. Ben presto ridevano a gran voce, senza alcun ritegno,
con le lacrime agli occhi. Poi pian piano si quietarono. Il professor
Carpitelli si diresse alla libreria, alla destra della sua scrivania, scostò
alcuni libri da uno scaffale in alto, infilò la mano in quella apertura ed
afferrò una bottiglia di grappa stravecchia. Da un cassetto della scrivania
tirò fuori due bicchieri di carta, poi alzò la bottiglia e guardò l'altro che
gli fece subito un ampio cenno di assenso. I bicchieri furono riempiti. Un
accenno di brindisi e vennero rapidamente vuotati. Il processo di riempimento
e di svuotamento andò avanti per un po', mentre i due se ne stavano
comodamente seduti, uno dietro la scrivania e l'altro di fronte. "Certo",
esclamò Albani "che una simile ingenuità è inspiegabile, se si pensa
all'intelligenza dimostrata dall'Entità.
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