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Legenda
L'Autore
Pagina 04

Gli schizzi  gli  bagnarono  una parte  dei pantaloni.  Restò  improvvisamente  zitto, 
troncando  a metà  lo stornello.  Una improvvisa dose  di rabbia  lo investì.  Alzò lo 
sguardo in alto,  verso le finestre della palazzina,  sotto la quale si trovava,  e se 
ne uscì con un: "Chi ha tirato l'acqua?".  Disse questa frase di getto e ad alta voce. 
Mentre  scrutava  verso  l'alto  aggiunse  un: "...e allora?",  sempre  più  stizzito. 
Notò  poi  una macchia scura  che dall'alto gli stava piombando velocemente addosso ed 
istintivamente fece un passo indietro.  Un vaso di fiori si schiantò nel punto preciso 
in  cui  si trovava  un attimo prima,  con un boato improvviso e spettacolare per quel 
posto  così silenzioso.  Paolo girò subito  su se stesso e corse sull'altro lato della 
strada,  lontano dalla palazzina e fuori dalla portata  di un nuovo lancio.  Una volta 
in salvo,  si  girò  di nuovo.  Non poteva credere  a quello  che era successo. Poteva 
rimanere ferito od anche peggio!  Un profondo furore lo invase,  alzò la testa ed urlò 
a pieni polmoni: "Stronziiiiiii!",  con tutte le sue forze.  Avvertì subito  un dolore 
acuto al polpaccio e cadde in terra. Faceva un male cane. Si toccò i pantaloni, dietro 
e  sotto  al ginocchio,  dove  partiva  il dolore e sentì bagnato,  ritirò la mano, la 
osservò  e  vide  che  era  impiastrata  da un liquido rosso.  Sembrava sangue.  Ci fu 
uno strano sibilo,  con uno schiocco,  vicino alla sua testa  ed  all'improvviso capì: 
qualcuno  gli  aveva sparato  ad una gamba,  anzi  qualche  bastardo  gli stava ancora 
sparando  ed  ora  mirava  alla sua testa!  Usava  un fucile  ad aria compressa, molto 
probabilmente. La rabbia venne rapidamente sostituita dalla paura, che è un sentimento 
veramente strano,  perchè  ti fa fare cose  che non crederesti mai di riuscire a fare. 
In un attimo  si ritrovò  in piedi  a correre  e  non sentiva più nemmeno il dolore al 
polpaccio.  Percorse circa 300 metri,  girò due volte per strade traverse ed alla fine 
si fermò, perchè il dolore era ritornato con una fitta acuta. 
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