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Legenda
L'Autore
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Il treno rallenta,  entra nella stazione e si ferma. Il vento sibila ed il mio sguardo 
inquadra sulla banchina di destra un cartello con la scritta "Onyr Town",  che dondola 
nell'aria.  Improvvisamente  risuona  il fischio del capostazione,  seguito subito dal 
rumore delle ruote che si rimettono in moto e rapidamente acquistano velocita'. Ora mi 
trovo  dietro  al treno.  Molto lontano  si vede  una citta' fantastica,  di acciaio e 
vetro,  scintillante nella luce del giorno.  Probabilmente è Onyr Town,  la citta' dei 
sogni.  Davanti a noi c'è  una montagna molto alta e vedo chiaramente l'imbocco di una 
galleria,  sempre  piu' vicina.  Continuiamo incredibilmente ad accellerare.  A questo 
punto  il treno  si trasforma  e  diviene  una metropolitana,  sempre  su monorotaia e 
sempre futuristica. Entriamo nella galleria. Il rumore cambia e diviene ovattato, come 
appunto quello di una metropolitana in una galleria.  Il mio sguardo si sofferma sulle 
pareti  e  si  sposta  dal retro  alla cabina  di guida.  Arriviamo  ad una stazione e 
rallentiamo  senza pero' fermarci.  Durante il passaggio  il rimbombo di fondo diviene 
piu' forte,  dato che stiamo passando  in un ambiente piu' ampio.  Sulla banchina c'e' 
il nome  della stazione,  ma  non  riesco  a  leggerlo.  Proseguiamo  senza  fermarci, 
lanciando solo un fischio acuto, mentre ogni rumore ritorna piu' ovattato. Poi usciamo 
dalla galleria  e  ci  troviamo  in un tunnel trasparente  sotto  un mare verde,  dove 
nuotano  pesci variopinti.  Si vedono  ancora  un paio  di piramidi sommerse  in acqua 
ed anche  una statua  di pietra semisepolta  nella sabbia.  Una nuova galleria compare 
paurosamente  verso  il basso,  in verticale  sotto i nostri piedi.  Il mio sguardo si 
sofferma  sulla statua  di pietra,  che è enorme,  e poi all'improvviso imbocchiamo il 
tunnel  a tutta velocita'  come se ci stessimo tuffando  verso il cuore di quel mondo. 
La scena ritorna nella galleria ed una serie  di luci rettangolari poste ad intervallo 
costante  sulla volta superiore  mi  corrono  velocemente  incontro,  come se io fossi 
seduto  sul muso della metro.  Arriviamo ad una seconda stazione ed anche questa volta 
io  non riesco  a decifrarne  il nome,  anche se sembra scritto  in modo molto chiaro. 
Rallentiamo senza soste e proseguiamo. 
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Il racconto "La Città dei Sogni" comprende le pagine:
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